Sul palcoscenico del Teatro don Mario Torregrossa domenica 22 dicembre 2019 (ore 18:00) è di scena lo spettacolo “Zadriskie Point”, caratterizzato da uno stile leggero e da una comicità raffinata, con i quali Marco Zadra – al contempo autore, regista ed interprete – conquista i consensi e le simpatie del pubblico.
Domenica 22 dicembre 2019 (ore 18)
MARCO ZADRA
in
“ZADRISKIE POINT”
Lo Zadriskie Point è un Jazz Café, gestito da un artista ipocondriaco, una ballerina zoppa ed un barman sordomuto, in cui vengono ospitati artisti di vario genere: ballerini di tango e classici, cantanti lirici, specialisti del nuoto sincronizzato
…Ma soprattutto è il luogo dove ha libero sfogo il punto di vista di Zadra, show man eclettico ed elegante, che impersona un attore brillante affetto da gravi disturbi psicosomatici. In preda alle allucinazioni ed agli attacchi di panico, il protagonista intraprende un difficile percorso nel mondo dello spettacolo, in cui è costretto a muoversi, pur rifiutandolo ed essendone rifiutato.
Procedendo per le tappe più salienti, Zadra racconta i lavori alternativi, la solitudine, il rapporto con l’unico amico fedele -il suo cane, anche lui affetto da sindrome maniacodepressiva- , le terapie tentate, assistito da una improbabile psicologa calabrese di cui è l’unico paziente. L’attore affronta in modo tragicomico il confronto psicologico tra l’uomo e l’artista, suscitando emozioni spesso prigioniere nel più profondo dell’animo.
Un monologo folle, pieno di sorprese, che rappresenta il cavallo di battaglia di Marco Zadra, arricchito di novità per tornare in scena dopo tanto tempo (il debutto dello spettacolo risale al 2006 nel Teatro Sette, seguito da svariate edizioni in diversi palcoscenici della Capitale).
Immutata la prontezza scenica di Zadra e la sua versatilità alla maniera di Gigi Proietti, un punto di riferimento per la crescita attoriale, viste le esperienze condivise insieme a lui (“Serata d’Onore”, “Serata D’Onore Tour” e “Ma l’amor mio non muore”). Nel 2004 Proietti lo volle anche per inaugurare “Il Brancaccino” con lo spettacolo “Il Mistero del Calzino Bucato”, un giallo anglo-italiano ormai considerato un vero e proprio cult della comicità romana.
Figlio d’arte (entrambi i genitori pianisti di fama internazionale), Zadra ha trovato nel teatro lo sbocco naturale della passione derivata da una sensibilità estrema, che fa di lui un artista completo ed originale, come testimoniano anche gli altri suoi monologhi “Grazie le faremo sapere” e “Così parlò Zadrathustra”.