Quattro chiacchiere con…Laura Adriani

Inauguriamo questa sezione del blog, chiacchierando a tutto tondo, tra passato e progetti futuri, con un’attrice dal curriculum nutrito nonostante la giovane età. Prima del fuoco incrociato di domande e risposte, ripercorriamo le tappe della sua carriera.

LAURA ADRIANI (nata a Roma il 4 aprile 1994) fa il suo esordio nel 2007 nella miniserie televisiva “Caravaggio”. Nel 2008 è presente in un episodio della serie TV “Don Matteo 6” e, l’anno seguente, in uno della serie “Un caso di coscienza 4”. Sempre nel 2008 mostra a tutti per la prima volta le sua abilità canore nel talent show “Ti lascio una canzone“.

Il successo come attrice sul piccolo schermo arriva nel 2010 con I Cesaroni 4″, nei panni della ribelle Miriam, ruolo che le viene riconfermato nella quinta edizione della celebre serie TV. Successivamente entra a far parte del cast anche di altre fiction tra cui “Provaci ancora prof 5! (2013), “Solo per amore (2013 e 2015), “Squadra mobile (2014 e 2015).

Anche la sua prima esperienza cinematografica risale al 2010. Tra i ruoli da protagonista che ha interpretato successivamente figurano quelli di Emma inTutta colpa di Freud di Paolo Genovese (2014) e di Angela in Questi giorni di Giuseppe Piccioni (2016); è stata co-protagonista in Non c’è più religione di Luca Miniero (2016), Nadia ne Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini (2017).

Per la sua formazione artistica ha frequentato anche corsi di canto e nel 2014-2015-2017 ha interpretato Natalie nel musical “Next to Normal” di Marco Iacomelli, dopo essere stata co-protagonista in “Phantom nel 2012, per la regia di suo fratello Daniele Adriani.

Nel 2018 si unisce al cast della quinta stagione della fiction di successo di Rai1 “Che Dio ci aiuti”, nel ruolo di Maria, nipote di Suor Costanza.

Nel 2019 ha tenuto un laboratorio di Teatroterapia nell’ambito del progetto MIBAC/Liceo Antonio Labriola Scuola attiva la cultura. Ad Ottobre 2020 sarà una delle docenti della CdS Academy con sede presso il Teatro Don Mario Torregrossa.

ProfiloFilmografia Showreel (2017) – Provino (2009)

Videointerviste: Mediatime (2016); Closer (2017); TalkMagazine (2018); Blogo (2019);

Ma passiamo alle domande che le abbiamo rivolto…

Cinema, televisione e teatro: qual è la veste che ti è più congeniale?

È difficile scegliere. Sicuramente ciò che più mi attrae è il teatro e il cinema d’autore. Ma, di base, amo qualsiasi progetto sia fatto con amore, passione e professionalità. Poi, quale sia il canale tramite il quale viene trasmesso, per me è secondario. Certo, il teatro ti dà quell’adrenalina che difficilmente riesci a trovare su un set, ma allo stesso modo è molto ripetitivo, ogni sera la stessa performance, quindi devi riuscire a non accontentarti mai e a ricercare sempre qualcosa di diverso. In teatro bisogna essere degli attori ancora più curiosi di capire cosa si può dare a chi ci sta guardando.

Qual è il personaggio fin qui interpretato a cui sei maggiormente legata?

Sicuramente quello di Angela nel film “Questi giorni” di Giuseppe Piccioni. Grazie a Giuseppe ho capito davvero cosa voglia dire lavorare con un grande regista, che ama il cinema e i propri attori. Ho capito cosa sia l’arte della cinematografia, cosa vuol dire dirigere degli attori, cosa vuol dire lasciarsi completamente andare senza più avere il controllo della propria recitazione. Giuseppe per primo mi ha fatto davvero vedere in maniera limpida la mia strada, ciò che amo e vorrei fare, e cioè il cinema d’autore. Non potrò mai ringraziarlo abbastanza dell’opportunità che mi ha dato.

Con quale attore/attrice ti piacerebbe recitare un giorno?

Sicuramente con Luca Marinelli ed Elio Germano. Sono due attori che stimo moltissimo, non solo a livello professionale, ma per quel poco che ho sentito di loro anche a livello personale. Sono due attori che lavorano con grande amore e passione, e che lasciano la superficialità di questo ambiente lavorativo a qualcun altro.

Da quale regista vorresti essere diretta?

Ce ne sono tanti, quindi citerò solo gli italiani. In Italia mi piacerebbe molto lavorare con i fratelli D’Innocenzo (hanno appena vinto al Festival di Berlino l’Orso d’argento alla sceneggiatura con il film “Favolacce”, che è la loro opera seconda), con Claudio Giovannesi (anche lui Orso d’argento a Berlino per la sceneggiatura con il film “La paranza dei bambini”), con Nanni Moretti, Matteo Garrone e Paolo Sorrentino.

Cosa c’è nel tuo futuro?

Nel mio futuro spero ci sia serenità, ma soprattutto sincerità con me stessa e gli altri. Per me l’importante è sempre rimanere fedele a chi sono nella mia parte più intima e profonda, qualsiasi cosa io faccia o in qualunque luogo io mi trovi. Al momento mezzo mondo è chiuso in casa e parlare di futuro a livello lavorativo mi sembra molto superfluo. Innanzitutto non so neanche quando si potrà rimettere piede su un set o in un teatro, spero presto, ma potrebbe anche volerci molto, essendo il nostro un mestiere che non può essere fatto ad un metro di distanza. Io credo che adesso più che mai siamo chiamati a pensare alla collettività, all’arte intesa come senso di unione. Credo che sia un momento storico molto importante, in cui tutte le falle del nostro sistema economico e sociale stanno venendo a galla. L’umanità si trova davanti ad un bivio e spero con tutta me stessa che si intraprenda la strada giusta.

Al di là della recitazione, quali sono le tue passioni ed i tuoi hobby?

Mi piace molto la psicologia, sono laureata infatti in “Scienze e tecniche psicologiche”. Amo molto leggere ed informarmi, cantare, tenere il mio corpo in allenamento con la pratica dello yoga. Mi piace viaggiare e passare del tempo con le persone che amo. Con tutto questo riempio la mia vita.

GRAZIE, LAURA, PER LA TUA DISPONIBILITA’. TI AUGURIAMO UN FUTURO ROSEO, CHE TI REGALI TANTE ALTRE INTERPRETAZIONI IN TEATRO E PER IL CINEMA D’AUTORE.

Margherita De Donato