Si va in “Direzione Laurentina” con… Veronica Liberale

Gli imprevedibili trasporti pubblici della capitale diventano spunto per una commedia originale, leggera e divertente in scena il 24-25 febbraio al Teatro Domma di Roma-Acilia.

Veronica Liberale, autrice nonché tra gli interpreti di “Direzione Laurentina”, mette a frutto il suo spirito di osservazione e disegna gradatamente, quasi ‘fermata dopo fermata’, un bellissimo affresco sull’umanità contemporanea.

Racconta lei stessa: “Il teatro è diventato per me il luogo dove poter sognare, raccontare e creare personaggi di carta e inchiostro, che in palcoscenico diventano di carne e sangue e respirano e vivono davanti a una platea anch’essa viva. Ecco perché il teatro è un luogo speciale, perché è vita”. E ancora, ringraziando i colleghi di palco, aggiunge: “Un testo teatrale senza attori è come una canzone senza musica. Grazie per le vostre forti e indimenticabili note.”

Quello che è stato definito dalla critica un capolavoro di “piccola” drammaturgia contemporanea, nasce da un’idea che era da tempo nel cassetto e poi sviluppata di getto sotto l’onda delle emozioni.

Il titolo evoca la linea B della metropolitana di Roma; sembrerebbe, quindi, uno spettacolo per i romani, dedicato a chi si muove nel Grande Raccordo Anulare della capitale, invece il testo descrive, in modo incisivo e leggero, fobie comuni quali il trovarsi accanto a sconosciuti, provate specie se si resta prigionieri in uno spazio claustrofobico, come avviene in questo caso.

L’autrice-attrice sanlorenzina di nascita (è del quartiere San Lorenzo di Roma, ndr) è solita utilizzare i mezzi pubblici e possiede il talento di narrare vicende ordinarie con sensibilità e profondità, senza tralasciare l’umorismo. Unendo le due cose, ne è scaturita questa pièce, definibile un vero affresco d’autore che, magistralmente diretto da Pietro De Silva, è risultato vincitore del Premio Teatro de’ Servi al festival Roma Comic Off 2018. Intervista di TeleRoma 56 a Veronica Liberale fatta in quell’occasione

”Nella metropolitana di una grande città milioni di persone si sfiorano senza mai incontrarsi, ognuno con le proprie differenze e diffidenze, ognuno nella propria direzione come dei robot attratti dalla calamita dell’urgenza quotidiana – si legge in una nota dell’autrice – Il testo è un viaggio metaforico che porterà i protagonisti a una sorta di riscatto con l’ingresso di un sesto personaggio, nascosto nell’ombra e con un colpo di scena finale!”

I protagonisti al Teatro7 Off nel 2022. Nell’edizione 2024 David Marzullo entra a far parte del cast nel ruolo della guardia giurata sostituendo Daniele Antonini, presente in questa foto

Da arguta osservatrice e scrittrice Veronica Liberale tratteggia i caratteri mai banali della natura umana, creando figure pittoresche attinte dalla quotidianità della vita. Sono personaggi “popolari” animati dai preconcetti, che sopravvivono in una società complessa – sempre più individualista, intollerante – e che sono per lo più dovuti all’ignoranza, da intendersi come non conoscenza.

Veniamo, quindi, alla storia. In una serata d’inizio autunno cinque ancora ignari malcapitati si ritrovano sulla banchina della stazione Policlinico della Metro B di Roma. Siamo a ridosso dell’ultima corsa notturna e stanno aspettando di prendere il treno, per l’appunto, in direzione Laurentina, ma il destino ha in serbo per loro ben altre sorprese.

Antonia Di Francesco e Francesca Pausilli

Si tratta di Teresa (Antonia Di Francesco) e Immacolata, detta Imma (Francesca Pausilli), madre e figlia, quest’ultima in dolce attesa di un bebè e reduce da un controllo medico all’Ospedale Policlinico; c’è anche Benedetta (Veronica Liberale), un’elegante signora borghese in abito da sera, che parla con un italiano perfetto, in contrasto col vocabolario ricco di strafalcioni sciorinati da Teresa. Accanto a loro si aggira Manolo (David Marzullo) una guardia giurata dall’infanzia difficile che, mancante di cultura, cerca una forma di riscatto tramite la divisa che ora indossa, ma resta privo di umanità. Ciò si manifesta nel suo modo inappropriato di esprimersi, ma soprattutto di trattare Abused (Simone Giacinti) un profugo afgano, che si guadagna da vivere con la vendita ai semafori e l’intrattenimento canoro dei passanti.

Simone Giacinti e Veronica Liberale

Mentre attendiamo con loro la metro, balzano in evidenza i conflitti legati alla sfera sociale, il disprezzo più totale del povero contro un altro povero, lo scontro generazionale tra madre e figlia “made in Magliana”, che discutono a causa della gravidanza inopportuna, secondo la prima, specialmente perché la figlia non ne ha rivelato la paternità. Altro interrogativo è cosa ci faccia alla fermata della metropolitana una donna come Benedetta, vestita a festa: perché ha lasciato anzitempo il party dove si trovava? E perché, per tornare a casa, l’altera professionista del quartiere Eur non ha preso un taxi? Non c’è tempo per rispondere (si scoprirà in seguito che è un medico denunciato per mancata professionalità), perché improvvisamente Imma ha un malore e gli altri, per soccorrerla, perdono l’ultima corsa. La scoperta di essere rimasti intrappolati dentro la stazione per l’avvenuta chiusura dei cancelli ed il timore di rimanervi a lungo a causa dello sciopero dei mezzi, proclamato per il giorno dopo, gettano i cinque compagni di sventura nello scompiglio più totale. Tanto più che fuori si scatena il diluvio universale con rischio allagamento e lì sotto i cellulari non hanno copertura di rete, cosa che impedisce di contattare i soccorsi.

La scenografia allestita da Caterina Lambiase è essenziale, ma non impedisce di immedesimarsi nella situazione

Sospesi in questo limbo, i conviventi forzati, costretti a sopportarsi e ad interagire loro malgrado, racconteranno le proprie dure storie di vita

E poiché piove sempre sul bagnato, sopraggiungono anche le doglie per Imma, ma sorprendentemente l’evento crea uno stato di armonia e comprensione tra tutti. Aspettavano un treno, convinti che fosse l’ultimo su cui poter salire, senza pensare che proprio quel treno perso potesse rivelarsi un’opportunità per ciascuno di loro. E noi, abbiamo mai riflettuto sul fatto che i nostri gesti – anche se fatti per caso e per un istante soltanto – possono cambiare non solo le nostre giornate, ma anche quelle di chi abbiamo accanto?

L’ultimo personaggio, il sesto (interpretato da Fatima Ali) che esce dall’ombra, è fondamentale per la comprensione piena dell’intreccio, ma vi lasciamo il piacere di scoprirlo a teatro!

L’attrice-doppiatrice Fatima Ali,

Veronica Liberale si è sempre occupata di tematiche sociali – dall’emigrazione, all’inclusione, alla scuola – seppure in toni da commedia. Come autrice teatrale ha vinto ben 5 edizioni del Festival ROMA COMIC OFF.

Per quattro anni di seguito, dal 2016 al 2019con i seguenti spettacoli: “Che classe” per la regia di Marco Simeoli (Premio de’ Servi edizione 2016)“Pane, latte e lacrime diretto da Cristiana Vaccaro (Premio de’ Servi e il Premio Marconi nell’edizione 2017)“Direzione Laurentina” per la regia di Pietro De Silva (Premio de’ Servi edizione 2018) e “Questa strana voglia di vivere” con Fabrizio Catarci come regista (Premio Leone edizione 2019 assegnato alla compagnia a discrezione del produttore Andrea Leone). Nell’ottobre 2022 l’autrice torna ad aggiudicarsi la Categoria Commedia della VI edizione con il testo “Marisa e altre cose”, che ha vinto anche il premio Miglior Scenografia, andando in scena per la regia di Romina Bufano. Infine nel 2023 il suo “Una vita di spalle” ha ricevuto una menzione speciale per l’assistente alla regia Elena Tomei.

Il suo ultimo testo a debuttare in scena recentemente è stato “Cinghiali”, in cui tratta temi quali la difficile convivenza, l’edificazione selvaggia, la fame, la paura e la speranza, coniugando insieme la commedia e l’allegoria in una sorta di ‘fattoria degli animali nostrana’ e più che mai attuale. Ancora una volta Veronica Liberale è tra i protagonisti sul palco, insieme ai colleghi Antonia Di Francesco, Duccio Camerini e Giuseppe Ragone, diretti da Pietro De Silva.

Veronica Liberale al trucco

AL TEATRO DOMMA SI VIAGGIA IN…

“DIREZIONE LAURENTINA”

24 febbraio ore 21:00 / 25 febbraio ore 17:00

BIGLIETTI: euro 18,00 intero / euro 15,00 Under 18 ed Over 65 anni

ORARIO BOTTEGHINO: 16:00 – 20:00 dal Lun al Ven / cell. 3286077138 (Prenotazioni anche via WApp) ; email: teatrodomma@gmail.com

Margherita De Donato