A ridosso del suo debutto nell’arena estiva del Teatro don Mario Torregrossa (venerdì 19 e sabato 20 giugno 2020), incontriamo la protagonista di un monologo introspettivo, che attraversa con divertimento tanti stati d’animo – dall’abbandono alla speranza, dalla rabbia alla paura – esaltando le capacità artistiche dell’interprete…che si specchia nella propria anima.
STEFANIA PATERNO’ (nata a Palermo l’8/05/1985) giovane attrice siciliana, è una sorpresa della comicità, interprete di musical ed una vera forza nel canto. Ultimamente ha girato l’Italia con due spettacoli teatrali, entrambi incentrati sulle relazioni di coppia: il monologo “Amami senza Trucco”, scritto con Andrea Muzzi, e “Due” di David Marzi, con lei sul palco.
Ha intrapreso il suo percorso artistico all’età di 12 anni, entrando a far parte della compagnia teatrale “Le Maschere” diretta da Enzo Pipi, per poi proseguire la formazione professionale con vari corsi e laboratori teatrali, fino all’ammissione nella scuola del Teatro Biondo Stabile di Palermo nel 2005. Come attrice di prosa recita in vari spettacoli: Il Rosario, Non è vero ma ci credo, L’Orestea, Valentin Cabaret, Le Troiane, Liolà, Il Cantico dei Cantici, Gli Spettri.
Trasferitasi a Bologna, frequenta la ”Bernstein School of Musical Theater” (BSMT) di Shawna Farrell. Diretta da quest’ultima, prende parte ai musical Sweeney Todd, Parade, A New Brainin in qualità di triple performer. Nel 2008 debutta al Teatro Comunale di Bologna con il musical “Beggar’s Holiday”e nel 2009 con il musical “Kiss of the Spider Woman”, entrambi per la regia di Gianni Marras e la direzione musicale di Shawna Farrell. Nel 2010 è la volta dello spettacolo “Zanna Don’t” prodotto da Officine di Cotone, con Davide Nebbia alla regia e Dino Scuderi alla direzione musicale.
In qualità di attrice, cantante, ballerina dal 2010-2013 lavora presso parchi e villaggi estivi, fino a svolgere anche il ruolo di direttrice artistica del serale.
Altre esperienze lavorative:
– attrice/cantante con la compagnia “Fantateatro” di Bologna (ottobre-maggio 2012);
– nel cast di “America il Musical” diretto da Simone Sibillano (febbraio 2013);
– cantante per il Cd di “Georgie il Musical”(febbraio 2013);
– nel cast di “The Best of Musical” diretto da Chiara Noschese (2014);
– attrice del Laboratorio/Spettacolo “Colorado Lab” presso il Teatro Douze (marzo 2015); – attrice/cantante del DVD “Il Primo Papa”, regia di Simone Sibillano (maggio 2015);
– attrice in due corti teatrali nella rassegna ”Short Lab” presso il teatro Cometa Off, diretta da Massimiliano Bruno (gennaio-febbraio 2016);
– debutta con il musical “Il libro della Giungla” (marzo 2016);
– ha il ruolo di Jessica in “Georgie il Musical“ (stagione 2016 e 2017) con debutto nazionale al Teatro Sistina di Roma (maggio 2018);
– attrice/cantante presso il Teatro Centrale e presso la Bottega degli Artisti; – attrice protagonista nel film “Exitus” di Alessandro Bencivenga (giugno 2018) in concorso al David di Donatello 2020 – attrice protagonista del monologo “Amami senza trucco” scritto con Andrea Muzzi (da gennaio 2019 e tuttora in scena) – co-protagonista al fianco di Roberto Lai nel musical completamente cantato “The Last 5 Years” , presentato con musica dal vivo dall’associazione Compagni di Scena presso il Teatro don Mario Torregrossa (febbraio 2019).
“Amami senza trucco”: un atto unico, della durata di 70 minuti, scritto con il noto attore comico fiorentino Andrea Muzzi, che ne è anche il regista. Raccontaci come è nato questo vostro progetto insieme.
Era giugno del 2018 ed io mi trovavo in Trentino, precisamente a Pergine, per le riprese di “Exitus”, il mio primo film. In quell’occasione ho avuto la fortuna di conoscere Andrea Muzzi, anche lui uno degli attori del film. Durante una pausa pranzo ho cominciato a raccontare ad Andrea tutte le mie avventure sentimentali con uomini narcisisti. Avevo già scritto qualcosa al riguardo e da sempre sognavo di farci uno spettacolo. Ricordo che Andrea era incuriosito e divertito dall’argomento, che trovava stimolante e interessante. E così è cominciata la nostra avventura. Un testo scritto a quattro mani, tra luglio ed ottobre 2018. Ci siamo scambiati email, consigli, racconti. Giorno dopo giorno è nato questo spettacolo, che infatti per me è come se fosse un figlio.
E’ un monologo dal tema scottante ed attuale (l’amore tossico con un narcisista patologico, una categoria di uomini da cui è difficile “scappare”), trattato però con taglio ironico, umoristico. Si può dire che sia uno spettacolo autobiografico, quasi terapeutico ed un inno alla rinascita femminile?
Sì, è senza alcun dubbio uno spettacolo autobiografico e terapeutico. È nato perché sono stata lasciata il giorno del mio compleanno, nel 2018. Quell’abbandono improvviso mi ha dato la forza di scrivere…e veicolare il dolore in arte è stato senza alcun dubbio la mia salvezza. Ho voluto presentare il problema in modo molto autoironico, perché penso che la risata sia il metodo migliore per esorcizzare un dramma e, paradossalmente, anche per fare arrivare con più forza il suo spessore. È quindi un monologo brillante, in cui si ride e si piange. Nasce da un dolore vero, il mio dolore e quello di molte altre persone, conosciute durante questo mio percorso di vita. È una storia reale e purtroppo comune a molti: si parla di manipolazione, di abbandono e violenza psicologica, argomenti ancora non del tutto trattati con il giusto peso. La protagonista è una ragazza legata al suo amore tossico, il suo narcisista. Lei decide di ripercorrere i suoi fallimenti sentimentali, vivendo a pieno gli stati d’animo dell’abbandono, della paura e della speranza, affrontando con dedizione e amore verso se stessa il proprio cambiamento.
È uno spettacolo di forza e di rinascita. Solo facendo un grande, grandissimo lavoro di cambiamento, grazie anche alla psicoterapia, riusciremo a ritrovare la nostra integrità e ad entrare in contatto con le nostre ferite più profonde, per non permettere più a nessuno di farci del male. I manipolatori esisteranno sempre, ma noi saremo in grado di riconoscerli in tempo; il nostro obiettivo non sarà cambiare loro, ma cambiare noi stessi per il nostro amor proprio. Senza dubbio lo sto imparando in prima persona.
Il monologo è giunto in finale nel 2019 alla settima edizione del “Nuovo Premio Teatro Traiano”, festival di corti e monologhi teatrali. Lo hai portato in giro per le sale italiane, a partire dalla tua terra, la Sicilia. Come è stato accolto?
Il Premio Traiano è stata un’esperienza bellissima, da rifare assolutamente (ndr. Stefania Paternò ha ricevuto la menzione speciale come “Miglior Attrice” all’interno della rassegna). “Amami senza trucco” è arrivato a ben 22 repliche nel giro di un anno e mezzo. Considerata la grande fatica del panorama teatrale italiano, la mancanza di produttori e soprattutto il fatto che io non sia un nome importante della televisione, sono ancora più grata di questo risultato nei confronti sia di me stessa, per averci creduto, sia di tutte le persone che hanno amato e che stanno amando lo spettacolo.
Ci sono stati momenti difficili, soprattutto quando mi sono resa conto di essere sola ed era tutto sulle mie spalle: sono diventata produttrice di me stessa, manager, addetto stampa, tecnico… il lavoro dell’attrice arrivava soltanto dopo. Ho trascorso intere giornate a contattare teatri su teatri, a mandare email, a fare telefonate, a fare inviti, ma non ho mai mollato un colpo; ci ho creduto fin dall’inizio e sto continuando a crederci giorno dopo giorno. Senza alcun dubbio l’affetto da parte del pubblico è stato fondamentale in questo lungo percorso, cominciato esattamente il 10 gennaio 2019. Grazie a questo spettacolo ho avuto modo di conoscere tante persone e le loro storie. Ogni teatro e, soprattutto, ogni pubblico ha la sua storia: da ogni tappa ho imparato qualcosa di nuovo e lo spettacolo è cresciuto di volta in volta, pubblico dopo pubblico, risata dopo risata. Ripeto, per fortuna è sempre stato accolto in modo grandioso: dalla Sicilia alla Puglia, dalla Toscana al Lazio, dalla Romagna alle Marche ho sempre e solo trovato spettatori entusiasti e partecipi.
Lo scorso 15 febbraio 2020, presso il Teatro don Mario Torregrossa, sei stata protagonista -al fianco di Roberto Lai – del musical off -Broadway “The Last Five Years” con musiche e libretto di Jason Robert Brown e riadattamento in italiano di Daniele Adriani dei Compagni di Scena. Una storia d’amore raccontata attraverso veri e propri monologhi cantati. E’ stato difficile calarti nei panni di Cathy?
Che sogno “The Last Five Years”! È stato senza alcun dubbio uno splendido lavoro di squadra. Daniele Venturini, regista ed interprete dello spettacolo, ci ha coinvolti all’interno di questa incredibile storia d’amore, che ho avuto la fortuna di condividere oltre che con Roberto Lai, anche con la splendida Chiara Famiglietti, con la quale ho affrontato insieme il meraviglioso personaggio di Cathy. Lei e Daniele sono stati rispettivamente Cathy e Jamie nella prima replica, mentre io e Roberto abbiamo vestito i loro panni nella seconda replica. Un motivo in più per definirlo un vero e proprio lavoro di squadra.
È un musical molto difficile da sostenere sia attorialmente sia vocalmente, quindi è stata una grande sfida. Essere Cathy non è stato immediato, ma non difficile. È stato più difficile cogliere la dinamica tra i due personaggi, legati da un grande amore, ma schiacciati dal loro ego.
È stato emozionante andare in scena con Roberto, mio compagno anche nella vita. Ci abbiamo messo un po’ della nostra storia: a volte molto simili a questi personaggi, altre volte molto distanti, ma proprio dalle diversità abbiamo colto la chiave del loro rapporto. Non vedo l’ora di rifarlo!
Hai un sogno nel cassetto?
Voglio che il teatro e il musical rimangano sempre al primo posto;
spero che il mio spettacolo “Amami senza Trucco” possa essere conosciuto da tutti;
infine, mi auguro di poter un giorno lavorare assiduamente nel mondo del cinema…e chissà, magari vincere un David di Donatello come Miglior Attrice!
(Quest’ultima foto ed il primo piano in apertura articolo sono scatti di Giacomo Ligi)
E per finire, lasciamo spazio ad un filmato in cui Stefania Paternò si racconta nel “Salotto Virale” di Serena Segoloni ed a questo podcast di Controradio, in cui l’attrice presenta “Amami senza trucco”, alla vigilia del suo debutto in Toscana.
GRAZIE, STEFANIA, PER AVERCI RACCONTATO TANTO DI TE, FACENDOCI ENTRARE ANCHE NELLE PIEGHE PIU’ INTIME DELLA TUA STORIA PERSONALE. TI AUGURIAMO UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO PER I TUOI TANTI SOGNI NEL CASSETTO!
Margherita De Donato