All’interno della rassegna “La Città di Tutti”, un progetto sull’inclusione, torna in scena un atto unico pieno di amore, passione e ironia, scritto da Veronica Liberale. Protagoniste sulla scena Romina Bufano ed Elena Tomei.
Nell’ambito della settimana dal 4 al 12 novembre, ricca di spettacoli, laboratori, tavole rotonde ed incontri per parlare di inclusione sociale, il TEATRO TRASTEVERE ospiterà l’8 novembre (ore 21:00) “Come dentro un Film”, una commedia che tratta questo tema in maniera leggera, divertente e senza pietismi.
Un viaggio emozionante nel sociale e, soprattutto, nell’anima di quelle persone che vanno avanti e proseguono la loro vita tra stenti, sofferenze e sogni. “Le due protagoniste siamo tutti noi con la voglia e la paura di sapere cosa c’è dietro un sipario”, rivela Veronica Liberale, l’autrice del testo nonché regista.
Federica (Romina Bufano) è un’ex bambina prodigio del cinema, ora in ricerca di una grande occasione per tornare al successo del passato. Un presunto produttore le offre una parte di finanziamento per un film, ma per ottenere il resto dei soldi Federica deve coinvolgere nel progetto una persona con disabilità beneficiaria della Legge 104. Decide così di proporre questa opportunità a Diana (Elena Tomei), una ragazza autistica che ha incontrato casualmente in un bagno pubblico dove Diana lavora. La scadenza per la richiesta di finanziamento è vicina e l’ingresso di Diana non cambierà solo il progetto cinematografico di Federica, ma anche la sua vita.
In una girandola di situazioni rocambolesche e divertenti Federica abbandonerà il suo cinismo per entrare nel mondo puro e spiazzante di Diana.
L’AUTRICE-REGISTA E LE ATTRICI VISTE DA VICINO
In “Come dentro un film” Veronica Liberale ha voluto compiere un viaggio in un mondo dove le ipocrisie di finte e mancate inclusioni vengono smascherate con ironia e senza pietismo. Il pretesto è la nascita e l’evolversi di una strana amicizia, che appare, all’inizio, come quegli amori improbabili su cui nessuno avrebbe scommesso. Eppure Federica e Diana nella loro diversità sono destinate a completarsi, regalando ciascuna all’altra una nuova consapevolezza.
Sullo sfondo il cinema e la vita che scorre come una pellicola in cui si muovono i piccoli grandi sogni di tutti noi.
I dialoghi sono emozionanti e al termine dello spettacolo si esce dal teatro con qualcosa in più da tenere stretto nei nostri ricordi e nei nostri cuori. Un’occasione da non perdere, quella di emozionarsi a teatro grazie all’umanità che Veronica Liberale sa mettere in tutto ciò che fa come regista, attrice e scrittrice (ndr. Da quest’anno terrà un corso di scrittura creativa presso il Chiodo Storto Teatro degli Astri, nella zona di Roma-Torrino. Inoltre, dal 1° ottobre al 20 novembre il suo primo romanzo, per Dragonfly Edizioni, è esposto alla Fiera del Libro “Dima Book Festival” al Dima Shopping Bufalotta). Scrivendo questo testo per il teatro, l’autrice non ha realizzato soltanto uno spettacolo sull’inclusione, ma ha fatto dell’inclusione stessa uno spettacolo.
“Come dentro un film” si fa inclusione in quanto l’attrice che interpreta Diana, Elena Tomei, è una ragazza con la sindrome di Asperger e dalle fantastiche capacità e potenzialità. Episodi di vita vissuta da Elena sono intessuti nel testo con trame di finzione, grazie alla sapiente penna di Veronica Liberale.
Scrive l’autrice e regista su Facebook: “Lanciare cuori blu, usare con tenerezza la parola ‘speciale’, festeggiare l’unica giornata dei calzini spaiati per poi tornare in ordine il giorno dopo, non ci rende inclusivi. APPOGGIARE L’ARTE INCLUSIVA SI’. Vi aspetto!”
COME DENTRO UN FILM su Facebook
COME DENTRO UN FILM è stato rappresentato lo scorso settembre all’interno della prima edizione del Festival AUT ART al Teatro degli Eroi di Roma, dopo aver debuttato con grande successo alla Sala Lysistrata a Testaccio nel febbraio 2023 ed essere andato in scena a grande richiesta in altri spazi teatrali (come il Chiodo Storto-Teatro degli Astri a marzo e il Nuovo Teatro San Paolo – il 2 aprile per la Giornata Mondiale sulla consapevolezza dell’autismo), oltre che in Piazza dell’Immacolata nel quartiere romano San Lorenzo per la VII edizione di “Estate in piazza” nel mese di luglio.
Il testo, nato per gli adulti, si è rivelato molto accattivante e adatto per spiegare con il sorriso il tema dell’inclusione anche ai bambini. Ciò ha portato “La Città di Tutti” a sceglierlo per il suo festival dal titolo omonimo.
BANDO DEL PROGETTO E DEL CONCORSO
La manifestazione “La Città di Tutti”, vincitrice del Bando “Sementi”, è un progetto sull’inclusione di ogni tipo – sociale, culturale, etnica, religiosa – ed affronta tutto ciò che è ostacolo ad una città accogliente. Essere inclusivi, accogliere, sommare invece che sottrarre non è una dote innata. È piuttosto una pratica quotidiana, che si impara attraverso la cultura, l’educazione, la scuola.
Ecco perché “La Città di Tutti” ha scelto di affiancare al Festival anche un contest rivolto alle classi delle scuole Primarie (elementari) e Secondarie di primo grado (medie inferiori). Si può partecipare al concorso inviando iscrizioni e materiali a lacittaditutti@gmail.com. Dal 7 al 12 Novembre presso il Teatro Trastevere sono in programma: una rassegna di spettacoli dal vivo a pagamento (feriali ore 21; festivi ore 17:30) a tema inclusivo ; matinée per bambini che per diverse ragioni difficilmente accederebbero in teatro, oltre a visite guidate gratuite a Trastevere con un interprete Lis. Si susseguiranno laboratori e tavole rotonde, in cui verranno presi impegni con alcune realtà che lavorano costantemente per buttare giù i muri che tengono alcuni romani fuori dal cerchio fantastico illustrato nel disegno qui sopra: un luogo in cui le storie e gli individui stessi vengano accolti. Una manifestazione per provare a rendere questa città più accessibile attraverso la magia dell’arte.
TEATRO TRASTEVERE (Direttore artistico Marco Zordan)
via Jacopa de’ Sette Soli, 3 – tel. 065814004
cell 3283546847 / 3356874664
www.teatrotrastevere.it – info@teatrotrastevere.it
MARCO ZORDAN – Ha cominciato a formarsi professionalmente nel 1996, laureandosi al DAMS. Il suo percorso professionale lo vede poi nel 2000 in teatri come il Manzoni, l’Eliseo, il Vascello, il Brancaccio, il Vittoria ed il Teatro Olimpico. Si è specializzato all’Accademia Silvio D’Amico in Commedia dell’Arte e nel rapporto tra teatro e sociale, affiancando alle attività puramente attoriali, anche quelle di insegnamento nelle scuole. Come direttore artistico, gestisce lo spazio del Teatro Trastevere, che prende il nome dal quartiere di Roma in cui si trova. Con i suoi compagni di avventura vi coltiva la passione per il teatro vero, sincero, per tutti.
Margherita De Donato