Teatri e cinema potranno riaprire dal 27 marzo, in base al primo decreto del nuovo Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, ma i posti a sedere dovranno essere pre-assegnati, con riduzione della capienza al 25% per un massimo di 200 persone.
La capienza ridotta a un quarto, le limitazioni dovute all’essere zona gialla -tra cui il non poter girare dopo le 22:00 – ed il rischio che il Lazio passi alla zona arancione o addirittura rossa sono tutti deterrenti che portano i teatri, specialmente quelli come il nostro, a dover rimandare ancora la riapertura.
Ci domandiamo se il pubblico tornerà in sala, considerate le informazioni preoccupanti che arrivano dai mass media sulla terza ondata. Il teatro è fatto per vivere la serata, ma si sente parlare di possibile nuovo lockdown che limita gli spostamenti. Il fattore psicologico pesa sui potenziali spettatori, anche rispetto ai teatri che hanno fatto tutto per essere a norma e per superare un eventuale controllo ed essere “certificati”.
Certamente più tempo passerà dall’ultimo spettacolo messo in scena e più bisognerà faticare per riabituare le persone a frequentare teatri e cinema. Noi puntiamo alla riapertura estiva: le attività all’aperto invoglieranno maggiormente le persone, tranquillizzate dal poter evitare gli spazi chiusi. Adesso la sanificazione delle sale richiede una spesa economica non indifferente, che non riusciremmo mai a coprire con la capienza notevolmente ridotta e l’ingresso calmierato.
Siamo molto dispiaciuti per questo e ringraziamo per la possibilità di riaprire in sicurezza almeno la CdS Academy, spinti dagli allievi desiderosi di riprendere le lezioni e dalla disponibilità dei docenti ad accogliere la loro richiesta.