Per parlare della splendida realtà del Teatro Domma, che prosegue la sua attività con alcune date estive nell’arena all’aperto, abbiamo intervistato don Simone Giovannella, responsabile della struttura dal 2018, e Daniele Adriani, uno dei giovani soci della CdS Academy, che si sono occupati del cartellone 2023-2024.
Don Simone, si ritiene soddisfatto dei risultati del Teatro Domma?
Sicuramente in questi anni il Teatro Domma ha avuto un’evoluzione e portato a casa dei bei risultati, ma di certo non è semplice. La sala, intitolata a don Mario Torregrossa che l’ha fondata, esisteva già dal 1993 con l’intento di far crescere interiormente e culturalmente i giovani, nell’ambito di un più ampio progetto formativo umano e cristiano. È stata poi ristrutturata nel 2012 per essere aperta al quartiere. La programmazione più costante è iniziata con un mini-cartellone ad inizio 2019 e proseguita con la successiva stagione teatrale, accolta con entusiasmo da chi frequenta la nostra realtà parrocchiale. Per quanto riguarda il territorio, quando si apre un teatro nuovo esiste sempre la difficoltà di convincere la gente che c’è qualcosa di interessante. Ma è andata bene, oltre le aspettative. Poi con la pandemia si è fermato tutto e c’è voluto un periodo fisiologico per ripartire e riabituare il pubblico a frequentare il teatro. Gli spettacoli di qualità, anche divertenti e piacevoli (con attori del calibro di Marco Zadra – che da due anni insegna prosa nella scuola privata CdS Academy presente nel teatro -, Michele La Ginestra, Giovanni Scifoni, Beatrice Fazi che si sono esibiti nelle varie stagioni teatrali) ed i prezzi, assolutamente concorrenziali rispetto a quello che è il panorama teatrale romano, hanno giocato a favore.
Quest’anno abbiamo preso contatti con le scuole, avviando anche i matinée.
Grazie alla collaborazione con la compagnia I Ridikulus, che vanta lunga esperienza nel teatro per bambini e famiglie, a maggio abbiamo realizzato un evento per la Scuola Primaria dell’Istituto comprensivo Aristide Leonori, presente nel nostro territorio, che ha mostrato grande interesse per lo spettacolo “Le avventure del piccolo burattino”, un adattamento originale e comico di Pinocchio, proposto in occasione dei 140 anni dalla pubblicazione della famosa favola di Collodi. Ai giovani spettatori è data la possibilità di interagire con i personaggi, entrando così nella storia. Inoltre, accompagnati dalle maestre, gli allievi hanno potuto raggiungere a piedi il Teatro Domma, senza bisogno di pullman: una soluzione pratica, che per i bambini è stata anche una bella uscita. Cogliamo l’occasione per dire anche ai presidi e agli insegnanti dei licei di zona, di prendere in considerazione questa sala teatrale per le attività culturali da proporre ai loro studenti.
Progetti nell’immediato: cosa c’è in programma per l’estate?
Questa estate avremo una piccola rassegna che si terrà nel teatro all’aperto: il 6-7 luglio, per la regia di Nicola Pistoia, Francesco Stella (che è anche l’autore nonché appassionato ciclista, ndr) e Giuliano Calandra si esibiranno in “Chi muore si rivede”, una storia comico-riflessiva in cui il ciclismo è visto come metafora della vita. Come in una tappa ciclistica di montagna, dove la fatica devastante costituisce l’unica via per arrivare su in cima, così anche nel dolore c’è un significato, una rivelazione. I protagonisti sono due becchini che si ritrovano sperduti in mezzo alla campagna, senza benzina e con un funerale che li attende. Daniele, il figlio del titolare, è abituato fin da piccolo a quel lavoro così particolare, Nicola invece freme per trovare un’occupazione che non lo faccia sentire in imbarazzo nei confronti del prossimo. Proprio come ad una salita segue una discesa, i due competono a raffiche di battute senza tregua, in un duello comico continuo, in cui alla risata s’alterna, improvvisa, l’emozione.
Altre date sono quelle delle rappresentazioni della CdS Academy nei weekend 13-14 luglio con “Disney 100” e 20-21 luglio con “Tu sei buono Charlie Brown”. In fine il 27-28 luglio Matteo Cirillo concluderà la rassegna estiva con i suoi “Pensieri a voce alta”.
Obiettivi, invece, a lungo termine?
Puntiamo a far diventare il Teatro Domma un teatro di quartiere a tutti gli effetti, un polo culturale (al pari della Biblioteca Casa della Pace, attiva nella struttura attigua ed aperta a tutti per prestito gratuito dei libri, ndr), in cui organizzare eventi anche di altro genere; ad esempio, ad aprile si è tenuto il primo incontro con lo psicologo Mimmo Armiento, fautore del laboratorio gratuito di Psicologia Positiva e spiritualità cattolica, dal titolo “Innaffia il positivo – Comunica bene con gli altri e con te stesso”. La presenza di un teatro nel territorio vuol dire avere un punto di ritrovo importante, oltre che uno spazio culturale aperto, un luogo di divertimento che crea anche spunti di riflessione, confronto.
Per me la funzione del Teatro è creare un dibattito, scambiare opinioni, toccare le coscienze; mi piacerebbe che ciò accadesse al pubblico in sala. Umberto Eco scriveva: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito…perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. Ecco io credo che chi ha la fortuna di accostarsi al teatro, possa andare addirittura oltre. Entrando nelle esistenze dei personaggi che si incontrano in scena, si potenzia l’abilità di indossare i panni degli altri, di immedesimarsi nelle molte prospettive che una stessa situazione ci offre; si comprende meglio la complessità delle cose e di conseguenza si sviluppa la propria capacità di creare empatia nella vita reale. Il teatro può aiutare a costruire una società migliore. La presenza costante ed il consenso degli spettatori premia e favorisce questo circolo virtuoso e ci invita a scommettere su spettacoli che oltre a strappare una risata, ingrediente necessario nella commedia, coinvolgono lo spettatore ad un livello profondo e personale. Poiché il Teatro Domma si sostiene normalmente senza alcuna sovvenzione pubblica, è fondamentale che ci sia la partecipazione del pubblico. Per farlo è importante impostare le prossime stagioni con spettacoli, attori e produzioni che sempre più innalzino la qualità e il livello.
Nel Teatro Domma è in funzione una scuola privata, la CdS Academy, per lo studio delle discipline Musical, Theatre, Music, Art. Ai giovani soci che la gestiscono, nella stagione teatrale 2023-24 è stato affidato il cartellone del teatro. Ne parliamo con uno di loro, Daniele Adriani, che è anche insegnante di canto lirico.
La CdS Academy dà la possibilità a chiunque, di ogni fascia d’età, di sperimentare l’arte del teatro, perché abbiamo laboratori di prosa e di musical dai 6 anni agli “anta” abbondanti, suddivisi in Kids (6-9 anni) Junior (8-11 anni) Young (10-13 anni) Teen (14-19 anni) University (20-30 anni) Senior (over). Facciamo anche lezioni individuali di canto ed abbiamo due cori, di cui uno di voci bianche. Credo che il successo del Teatro Domma sia in buona parte merito della scelta di creare una buona varietà di prodotto, alternando giovani compagnie – compresa quella dei giovani diplomati alla CdS Musical Academy – a progetti solidi con personaggi importanti del panorama teatrale. Desideriamo valorizzare l’arte e la cultura nel nostro territorio, offrendo spettacoli sempre diversi, tra cui anche l’opera lirica.
Margherita De Donato