Il Direttore artistico della CdS Academy, Daniele Adriani, informa il gentile pubblico del Teatro Domma che purtroppo il musical “Be more chill” previsto a novembre non potrà andare in scena per motivi tecnici.
Sarà sostituito dal Concerto OMAGGIO A GIAN CARLO MENOTTI – il noto compositore e librettista lombardo – in cui verranno rappresentate l’opera comica “Il telefono” e l’opera buffa “Amelia al ballo”, che continua la tradizione del verismo italiano, seppur con influenze melodiche pucciniane.
Entrambe le Opere sono di un atto, per la messa in scena di Giorgia Guerra. Nel cast artistico che le interpreterà figura anche lo stesso Daniele Adriani (baritono e maestro di canto della CdS Academy) nei ruoli del marito di Amelia ed in quello di Ben, il protagonista maschile de “Il telefono”, opera con soltanto due personaggi.
VOCI SOLISTE: Sabrina Cortese (soprano protagonista delle due opere, nei panni rispettivamente di Lucy e di Amelia); il tenore Federico Vita (nella parte dell’amante di Amelia); il basso Carlo Alberto Gioja (nel ruolo del capo della Polizia); Martina Giannattasio (mezzosoprano, nelle vesti dell’amica di Amelia); Camilla Console e Giulia Ferraldeschi (ambedue soprano, nel ruolo delle cameriere). Le opere verranno eseguite in lingua italiana. AL PIANOFORTE il M° Kim Mi Hee, mentre il M° Andrea Rossi dirigerà il CORO Vox Art, che commenterà il finale dell’opera buffa, cantando “se una donna vuole andare al ballo, al ballo andrà”.
Le rappresentazioni si terranno sabato 18/11 (h 21:00) e il 19/11/2023 (h 17:00)
Tutti coloro che hanno acquistato i biglietti per il musical cancellato sono invitati a contattare la segreteria (cell. 3286077138) a partire da lunedì 23 ottobre per ri-prenotare i biglietti nella data desiderata tra le due disponibili. Grazie!
Nostra intervista a Daniele Adriani (maggio 2020)
GIAN CARLO MENOTTI – Cadegliano Viconago (VA), 07/07/1911 – Monte Carlo, 01/02/2007, ma per sua volontà è sepolto a Gifford in Scozia. Cominciò a scrivere canzoni all’età di sette anni; a 11 anni scrisse sia il libretto sia la musica – secondo una prassi che avrebbe seguito per tutta la vita – per la sua prima opera, “La morte di Pierrot”. Nel 1923 si iscrisse al Conservatorio Verdi di Milano Dopo la morte del padre, su consiglio di Arturo Toscanini, nel 1927 Menotti si trasferì con la madre negli Stati Uniti per iscriversi al Curtis Institute of Music di Philadelphia. Frequentò la classe di composizione di Rosario Scalero, insieme a Leonard Bernstein e Samuel Barber. Con quest’ultimo, a lungo suo compagno anche nella vita, lavorò a diverse opere, scrivendo anche il libretto per l’opera più famosa di Barber, Vanessa, che debuttò nel 1958 presso il Metropolitan Opera e che vinse il Premio Pulitzer. Fu al Curtis Institute che Menotti compose la sua prima opera matura, Amelia al ballo, su proprio testo in lingua italiana. La sua prima opera di lunga durata fu The Consul (Il console), che debuttò nel 1950 e con la quale vinse il Premio Pulitzer per la musica e il premio della critica del New York Drama Circle per la migliore opera musicale, quest’ultimo riconoscimento nel 1954. Tre anni prima, nel 1951, Menotti aveva scritto la sua pregevole opera natalizia Amahl and the Night Visitors per l’Hallmark Hall of Fame. Il Pulitzer poteva essere attribuito solamente a cittadini statunitensi e quindi si presentò il problema della cittadinanza. Gli chiesero di cambiarla, ma lui si oppose. Allora fu trovato un escamotage: diventare cittadino statunitense solo per un giorno e in questo modo gli fu consegnato il Premio. Nel 1958 fu il fondatore del Festival dei Due Mondi a Spoleto, un genere di kermesse artistico-culturale allora pressoché inesistente in Italia, con il quale intese creare un terreno di contatto fra il mondo artistico europeo e quello americano. Il Festival, di cui per cinquant’anni, fino alla sua morte, Menotti è stato indiscusso conduttore, è presto divenuto una delle più importanti manifestazioni culturali europee, spaziando in tutte le forme artistiche – dall’opera lirica alla prosa, dal balletto alle arti figurative, dalla musica classica e moderna al cinema – e diede vita a partire dagli Anni Settanta alle manifestazioni “gemelle” a Melbourne (Australia) e lo Spoleto Festival USA a Charleston (Carolina del Sud). Menotti lasciò la conduzione del festival statunitense nel 1993 per prendere la conduzione dell’Opera di Roma. I suoi lavori di maggior successo furono scritti negli Anni Quaranta e Cinquanta. Oltre a scrivere i libretti delle sue opere, per le quali ha scelto personalmente i soggetti, Menotti diresse come regista la maggior parte della sua produzione teatrale. La sua abitazione a Spoleto, situata in piazza del Duomo, è stata acquistata dalla Fondazione Monini nel 2010, ed è diventata sede del Centro di Documentazione del Festival dei Due Mondi: un piccolo museo denominato Casa Menotti di circa 160 m² inaugurato nel giugno 2011 e gestito dalla Fondazione Monini in stretta collaborazione con il Comune di Spoleto e con la Fondazione Festival dei Due Mondi. Inoltre l’amministrazione gli ha dedicato il maggiore teatro cittadino, il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti. (Fonte: Wikipedia)
In “AMELIA AL BALLO” (1937) sono già individuabili i caratteri di un linguaggio che troverà compiuta espressione nella produzione successiva di Gian Carlo Menotti: una inventiva melodica di immediata comunicabilità; una scaltra scrittura musicale, ecletticamente improntata a moduli operistici ottocenteschi e pucciniani; la conoscenza dei meccanismi del mestiere teatrale, che si coglie sia nella scelta dei soggetti, generalmente legati all’attualità, sia nell’elaborazione dei libretti, dovuta al M. stesso.
SINTESI DELL’OPERA COMICA “IL TELEFONO, o l’amore a tre“ (The Telephone, or L’Amour à trois) del 1947. Ben fa visita a Lucy nel suo appartamento, portando con sé un regalo: vuole chiederle la mano, prima di partire per un viaggio. Nonostante i numerosi tentativi di “proposta”, Lucy sarà sempre occupata in interminabili conversazioni al telefono, ignorando quasi del tutto Ben. Quando Lucy lascia la stanza, Ben cerca senza successo di tagliare il cavo del telefono. Rassegnato e preoccupato di perdere il treno, Ben parte senza chiedere a Lucy di sposarlo. Ma prima di partire fa un ultimo tentativo: chiama Lucy da una cabina telefonica e le fa la sua proposta di matrimonio. Lucy acconsente e i due si uniscono in un romantico duetto telefonico nel quale la giovane si assicurerà che il suo amato abbia segnato per bene il suo numero di telefono…
Margherita De Donato